Pagine

2013-05-09

Di aquiloni senza filo, in balia del vento


Che senso ha, cercare qualcosa se lo si è già trovato? Nessuno. 
Non è questione di tirar su muri, di temere di concedere il mio affetto. Il mio affetto è già tutto occupato, tutto prenotato, venduto. Non ho alcuna intenzione di innamorarmi "di nuovo". 
Sono già innamorata, e questo non può cancellarlo nessuno, neanche la Morte.
Il corpo può imputridire, marcire, diventare polvere. I tessuti nutriranno i vermi, le ossa si frantumeranno, gli umori seccheranno.Ma l'anima rimane tale e quale, e ciò che più ci piace dell'altro continua a piacerci anche senza l'involucro che lo custodiva. 
Non mi serve un sostituto, e in generale non sono tipo da accontentarsi. La persona giusta c'era già, nella mia vita...non posso più stringerla, e guardarla, toccarla. E' un torto grave, quello che mi è stato fatto ma...quella rimane la persona giusta, per me.

Il sesso non  è intimo. E' semplice, quasi meccanico. Sono ormoni impazziti, shakerati nel sangue, che ti fanno sentire il bisogno fisico di barattare fluidi e piacere con qualcuno. Può iniziare con uno sguardo, con un profumo che ti solletica i sensi, con un rimescolamento all'altezza dello stomaco. Ma, dopo un pò, tutto ciò finisce, e si è di nuovo quelli di prima. Non ti lega niente all'altro, se non quell'attimo di abbandono che vi ha colto entrambi. Diventa un bisogno, quasi come il mangiare,  o il dormire, soddisfatto il quale tu vai avanti per la tua strada.
Avete mai visto qualcuno fare gli occhi dolci al cesso, dopo essere stato in bagno?
Dichiarare la propria cieca fedeltà al proprio letto, il mattino dopo?
Voler passare ogni singolo momento della propria vita in comunione spirituale con le proprie pentole?
Io no.
Ok. Forse quella del letto l'ho vista, in effetti. Ma era un gioco, e non una reale dichiarazione d'intenti.

Sono più persona da spine, che da rose. 

Mi dispiace dover deludere Drake, ma mi vien da ridere all'idea di farmi trascinare a terra a guardare le stelle.
Mi dispiace dover deludere Evhans, ma non dormo con chi vado a letto. Anche se sono le quattro. E fuori nevica. Io mi rivesto e vado via. Fine.

Sono una stronza mangiatrice di uomini, una puttana  impenitente, un'isterica anaffettiva, un'insensibile testa di cazzo...le definizioni negli anni sono fioccate...e sinceramente, non m'importa. 
Alla fine faccio comunque quello che voglio, con chi voglio e quando voglio. 
Essere capita dagli altri non è mai stata una priorità per me, e sono dell'idea che chi non ti comprenda autonomamente non può farlo neppure col tuo aiuto. Non siamo più a scuola, ed io non sono certo materia d'insegnamento come da circolare ministeriale.

"Aprite il vostro libro alla pagina 254, ragazzi. Oggi impareremo a capire perchè Alyssa sorride sempre e comunque"

Capiti, poi, che miracolosamente incroci qualcuno di molto simile a me. Qualcuno che comprende bene l'ansia che mi afferra la gola nel sentirmi corteggiata, la nausea da claustrofobia che mi assale di fronte ai gesti smielati. E capita che questo qualcuno, azzecchi anche una definizione non spiacevole, per la mia persona. 

Sei come un aquilone senza filo. Un aquilone a cui il vento non fa paura, e che non vuole tornare a terra. Si diverte un mondo a farsi sbatacchiare dalle correnti, e con tutto quel rosso spicchi meravigliosamente nel panorama. Riportarti giù sarebbe crudele, e si toglierebbe una nota di colore al cielo.

Da qualche giorno vivo, in pianta stabile, al ranch.
Ho tolto più pallottole in questa settimana che in tutta la mia vita, ma va bene. Vado a letto distrutta, ma con la sensazione di essere a posto col monto, di non avere conti aperti e di aver fatto il massimo. O, per lo meno, di averci provato. Sarà comunque il caso che mi eserciti a sparare.

Let it be


0 commenti:

Posta un commento